giovedì 20 febbraio 2014

Etna. Divieto d'accesso in Valle del Bove. Tracollo e crollo. || Foto || News ||

Etna. Aggiornamento 20.02.2014. Dopo il crollo di parte della struttura del nuovo Sud Est, avvenuto alle ore 7,00 circa della mattina dell'11.02.2014, che ha interessato la parte nord orientale, già fratturata in precedenza, la forma del cratere, più giovane del vulcano Etna, è particolarmente cambiata. 
Per vedere la foto qui e vedere il video qui (link esterni).

Nei giorni successivi a detto episodio, si sono notate piccoli ulteriori crolli di pezzi precari del costone. 
Si segnala che continua l'attività stromboliana dal NCSE, seppur molto debole e in tono minore.
La colata rimane alimentata anche se differisce per forza e portata, di giorno in giorno, come si è potuto constatare nei momenti di maggiore visibilità, soprattutto notturna, limitata purtroppo in questi giorni da una nebbia molto fitta e a bassa quota che ha impedito l'osservazione diretta.

Si ricorda che la Valle del Bove vige il divieto di accesso e fruizione in modo assoluto e in via del tutto precauzionale come risulta dal comunicato stampa ufficiale apparso lunedì 17 febbraio sul sito della Prefettura di Catania. In particolare, si rende noto che il divieto è stato emanato a partire dalle ore 22,00 del 14.02.2014.

Qui di seguito riportiamo il contenuto del comunicato stampa che recita: 

A seguito delle più recenti fasi di attività dell' Etna, nel pomeriggio odierno, il Prefetto Maria Guia Federico, d'intesa con il Capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Prefetto Franco Gabrielli, ha convocato una riunione alla quale hanno preso parte autorevoli rappresentanti del medesimo Dipartimento, del Dipartimento regionale della Protezione Civile, della Provincia di Catania, delle Forze di polizia, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale dello Stato e dell'Istituto di Vulcanologia di Catania, dedicata ad un'aggiornata valutazione della complessiva situazione del vulcano.
AI riguardo si è ritenuto opportuno confermare la vigente ordinanza che limita l'accesso alle parti sommitali del vulcano entro quote altimetriche prudenziali introducendo in aggiunta l'interdizione assoluta dell'intera Valle del Bove sul versante sud-est nonchè del sentiero che si diparte dalla località Fontanelle - Case Fichera, ricadente nel territorio del Comune di Milo, posto alla quota di 1240 m, sul livello del mare.
Presso le citate località sono stati inoltre istituiti appositi presidi di vigilanza e di controllo a cura delle Forze di polizia e delle Polizie locali.
Gli sviluppi della situazione continuano ad essere costantemente monitorati.
 Lì, 14 febbraio 2014 
Responsabile dell'Ufficio stampa 
(Gullotti)"

Report Fotografico

Foto n. 1 Particolare della zona dei crolli del NCSE

Foto n. 2 Il complesso craterico del NCSE prima del crollo (scatto del 6.11.2013)

Foto n. 3 Il NCSE dopo il crollo (data scatto 18.02.2014)
Foto n. 4 Particolare della colata sul fianco della Valle del Bove

Foto n. 5 Debole attività stromboliana del NCSE (data scatto 18.02.2014)

Foto n. 6 I crateri sommitali e la parete della Valle del Bove visti dalla Schiena dell'Asino.

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sabato 15 febbraio 2014

Etna. Il NCSE dopo la frana || News || Foto ||

Etna. Aggiornamento 15.02.2014.
Dopo l'episodio franoso che, in data 11 febbraio 2014, intorno alle ore 7,00 circa del mattino, ha interessato il cono del NSE, stamani per apprendere più dettagliate informazioni del recente evento abbiamo osservato da Serra delle Concazze (versante nord-est, quota 2100 m. s.l.m. circa) i luoghi del crollo.
La bella giornata di sole ha accompagnato tutta l'escursione con partenza dal Rifugio Citelli fino a Serra delle Concazze. La forte attività di degassazione del cratere di Nord-Est ha impedito a tratti l'osservazione del fianco nord orientale del nuovo cratere di S.E.
Nei momenti di minore concentrazione dei gas e vapori, alla vista dell'osservatore si è spalancato un paesaggio del tutto nuovo, con l'evidente mancanza di quella parte del cratere ormai crollato. Inoltre, è stato possibile osservare i percorsi del flusso lavico dei giorni scorsi e delle settimane precedenti, sia sulle pareti che dentro la valle del Bove, oltre alle bocche effusive poste sulla frattura creatasi sul fianco nord orientale dello stesso cratere.
Durante tutta la fase di osservazione e studio si è assistito ad una ripetuta serie di ulteriori crolli della struttura craterica di minore entità rispetto a quella del 11.02.2014.
Intorno alle ore 12,15 circa, una esplosione si è originata dalla Voragine, infatti una densa nube di colorazione biancastra si è levata nel cielo blu, espandendosi, successivamente, per il forte vento, verso la sottostante Valle del Bove, un misto di vapore acqueo e gas, infatti pochi minuti dopo nella zona si è sentito un forte odore di anidride solforosa, il tipico puzzo di uova marcite.

Attualmente, in serata è ripresa una debole attività effusiva che non era presente nella prima metà della giornata odierna. A tal proposito, corre l'obbligo far presente che nella settimana trascorsa, durante le notti si è osservata una debole attività stromboliana dal NCSE e deboli attività effusive della durata di poche ore. 
Report fotografico

Foto n. 1 Attività stromboliana ed effusiva all'alba del 10.02.2014
Foto n. 2 Particolare della colata all'alba del 10.02.2014

Foto n. 3 Il NCSE alle prime luci del mattino del 10.02.2014 prima del crollo del 11.02

Foto n. 4 Attività stromboliana del NCSE nella notte del 11.02.2014

Foto n. 5 Attività del NCSE alle prime luci dell'alba del 14.02

Foto n. 6 Attività effusiva  e esplosiva del NCSE nella notte del 14.02.2014

Foto n. 7 Il NCSE teatro eruttivo e del crollo verificatosi il 11.02.2014, scattata il 15.02

Foto n.8 Crollo nella mattinata del 15.02.2014 

Foto n. 9 Bocche eruttive della frattura sul fianco nord orientale del NCSE

Foto n. 10 Violenta esplosione di gas e vapore acque dalla Voragine - ore 12.15 circa 15.02.2014 -

Foto n. 11 Particolare dell'esplosione della Voragine con il NCSE in primo piano.

Foto n. 12 Altro crollo nella mattinata del 15.02.2014 

Foto n. 13 Ulteriore crollo nella mattinata del 15.02.2014 con i flussi lavici in primo piano

Foto n 14 Particolare del crollo della foto che precede con le bocche effusive in primo piano 

Foto n. 15 Ennesimo crollo di parte della struttura del NCSE

Foto n. 16 Il fronte lavico più avanzato nella Valle del Bove

Foto n. 17 Particolare delle colate sulla parete della Valle del Bove

Foto n. 18 Dicchi sulla parete della Valle del Bove con Monte Rittman e crateri sommitali sullo sfondo


Foto n. 19 Monte Simone e le recenti colate laviche poste dietro

Foto n. 20 Panoramica della Valle del Bove con le tracce dei percorsi delle recenti colate laviche



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lunedì 10 febbraio 2014

Report 10.02.2014 - Etna continua l'attività stromboliana || FOTO || NEWS ||

L'Etna, il vulcano patrimonio dell'Umanità, continua la sua attività esplosiva ed effusiva. 
Questa mattina alle prime luci dell'alba si è osservata una debole attività stromboliana del nuovo cratere di Sud Est accompagnata da dei boati udibili dai centri pedemontani. La colata, che risulta ancora ben alimentata, si riversa sul fianco nord orientale della valle del Bove. 

Foto n. 1 Dettaglio del fronte lavico

Foto n. 2 Il fronte lavico sulla parete della valle del Bove

Foto n.3 Valle del Bove. Le tracce delle recenti colate.

Foto n. 4 Attività stromboliana ed effusiva all'alba di oggi

Foto n. 5 La colata lavica


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giovedì 6 febbraio 2014

ATTIVITA' STROMBOLIANA ED EFFUSIVA || NEWS || FOTO

Aggiornamento 06.02.2014. Etna.

Nel pomeriggio e nella prima serata di oggi, le favorevoli condizioni meteo ed una buona visibilità dei crateri sommitali hanno consentito di constatare la ripresa di una debole attività stromboliana del nuovo cratere di Sud Est. 
In particolare, si rende noto che il materiale piroclastico riesce a ricadere sui fianchi del cratere oltrepassando il bordo della caldera. Tale debole attività, ben visibile anche ad occhio nudo, è accompagnata da dei boati udibili dai centri pedemontani del versante est del vulcano. In corso anche l'attività effusiva caratterizzata da una colata ben alimentata che si riversa dentro la Valle del Bove.

Foto n. 1 Attività stromboliana del NCSE vista da Santa Venerina

Foto n. 2 Attività stromboliana e la colata lavica vista da Zafferana Etnea

Foto n.3 Frame della colata tratto dalla webcam termica del sito dell'I.N.V.G di Catania

Foto n.4 La colata in Valle del Bove dalla webcam del sito http://www.lave-volcans.com
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domenica 26 gennaio 2014

La colata arrivata nei pressi dei Monti Centenari || News || Foto ||

Etna. Aggiornamento 26 gennaio 2013.

Continua l'attività effusiva del vulcano patrimonio dell'umanità.
Il flusso lavico, originatosi dalle bocche effusive alla base del nuovo cratere di Sud Est, si dirige verso la desertica Valle del Bove nei pressi dei Monti Centenari.
Durante il pomeriggio di sabato è stato possibile udire dai paesi pedemontani i boati originatisi dall'attività esplosiva.
Durante la notte del weekend tra il 25 e 26 gennaio, l'Etna ha illuminato di rosso fuoco il cielo siciliano.
La visibilità, a tratti buona, ha consentito una documentazione fotografica dell'attività che di seguito si propone. Da notare che durante la serata e per tutta la nottata è stata presente una modesta attività stromboliana con ricaduta di scorie sul cono del NCSE. 
A calar del sole, a titolo di precauzione e in via del tutto cautelare,  i voli da e per l'Aeroporto di Catania sono stati sospesi.
Successivamente, nel pomeriggio di domenica 26 si è levata una forte emissione continua di gas misto a cenere grigia di dimensione pulviscolare. Si fa nota che tale emissione è capitata poco dopo la sequenza sismica che ha interessato l'isola greca di Cefalonia con la registrazione del sisma principale di M° 6.3 alle ore 14,55 avvertito anche in Puglia, Costa Calabra Ionica e nella Sicilia Orientale, a cui sono seguite diverse repliche superiori a M° 4.0.
La colata rimane ben alimentata ed è ben visibile ancora adesso.


Fig. 1 - Anello di fumo fotografato da Zafferana Etnea 
durante la mattinata del 24 gennaio.

Fig. 2 Colata lavica da Petrulli (Zafferana Etnea).


Fig. 3 Colata lavica da Milo.


Fig. 4 Colata lavica da Fornazzo (Milo).

Fig. 5 Colata lavica da Sant'Alfio.

Fig. 6 Colata lavica dalla piazza di Sant'Alfio con il campanile 
della Matrice in primo piano.

Fig. 7 Colata lavica da Macchia di Giarre. 

Fig. 8 Colata lavica da Bongiardo (Santa Venerina).


Fig. 9 Colata lavica dalla piazza Umberto di Zafferana Etnea
con i campanili della Matrice in primo piano.


Fig. 10 Coltre di cenere del pomeriggio del  26 gennaio (Monterosso Etneo) 



Fig. Sequenza sismica nell'isola di Cefalonia del 26.01.2014

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venerdì 24 gennaio 2014

La colata tranquilla 23/24 gennaio 2014

Etna. Dopo l'apertura di una fessurazione a quota 2.800 m. s.l.m. sul lato nord occidentale del cono del nuovo cratere di sudest nel primo pomeriggio del 23 gennaio 2014, è cominciata una nuova attività sommitale del vulcano Patrimonio dell'Umanità, la prima del 2014. Da due bocche effusive sono partite due braccia di colata che poi si sono riunite in una di maggiore larghezza. La colata si dirige nella desertica Valle del Bove senza nessun pericolo per i centri abitati pedemontani. Si segnala anche nella prima serata una debole attività stromboliana dal cratere del NSE un po' nascosta dai fumi e gas di emissione. Grazie alle buone condizioni di visibilità durante la nottata tra il 23 e 24 gennaio l'attività effusiva ha illuminato di rosso fuoco i cieli siciliani.
Bellissime immagini raccolte da Zafferana Etnea, Milo e Fornazzo. Il Video http://youtu.be/-1i4UHdVfd4
L'attività effusiva nella mattina del 24 è ancora in corso.

 Foto scattata a Petrulli di Zafferana Etnea
 Foto scattata da Milo
 Foto scattata da Fornazzo
 Foto scattata da Milo
 Foto scattata da piazza Belvedere a Milo
 Foto scattata da Zafferana Etnea











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